Se mancano dei denti per cause congenite o si perdono a causa di una malattia o di un evento traumatico, è molto importante sostituirli il più presto possibile.
Caratteristiche degli impianti dentali
Oggi si sa, esistono diversi rimedi per la sostituzione dei denti mancanti; uno molto efficace è sicuramente l’implantologia dentale. Si fa un gran parlare degli impianti dentali, ma non sempre tutto ciò che si sente ha realmente una valenza scientifica.
E’ importante dunque, fare un po’ di chiarezza. Un impianto dentale è una radice artificiale inserita nell’osso mascellare o mandibolare, tramite un intervento chirurgico. La sua funzione è quella di supporto per protesi fisse o mobili.
In pratica, ricorrendo agli impianti dentali si inserisce nel nostro corpo un elemento esterno che funge da radice. Per questo motivo il materiale con cui vengono costruiti deve essere il più biocompatibile possibile. Il materiale più utilizzato e più indicato è il titanio, che può essere utilizzato puro o in lega. E’ un elemento leggero, molto resistente alla corrosione e si può perfettamente integrare nell’osso.
L’osteointegrazione degli impianti dentali
Dopo l’inserimento della “radice” è opportuno aspettare un certo periodo di tempo per permettere all’impianto di integrarsi nell’osso, dopodiché si possono applicare le protesi fisse o sopracostruzioni per fissare protesi mobili.
Questo processo di integrazione si chiama osteointegrazione ed è il concetto su cui si fonda l’implantologia dentale.
Il termine osteointegrazione è stato coniato dal Prof. Branemark alla fine degli anni ‘60. Secondo il Prof. Branemark è necessario aspettare un certo periodo di tempo per permettere al nostro corpo di accettare e inglobare gli impianti inseriti.
Pertanto, per aumentare la probabilità di successo degli impianti dentali, consigliava di applicare le protesi fisse dopo un periodo di circa 3-6 mesi dall’inserimento degli impianti stessi. Ad oggi esistono diverse tecniche di implantologia dentale che in misura maggiore o minore si distaccano dai dettami del Prof. Branemark.
Tecniche per inserire gli impianti dentali
L’implantologia a carico immediato, ad esempio, è un tipo di tecnica che consiste nell’applicare gli impianti dentali e le protesi in un’unica seduta, in modo da restituire i denti al paziente in maniera immediata.
Questo tipo di tecnica però potrebbe ridurre la possibilità di riuscita dell’intervento perché ripristinare subito la funzione masticatoria espone il paziente a dei rischi, in quanto sottopone da subito gli impianti dentali ad un carico di lavoro che può risultare eccessivo, senza dare il tempo agli impianti di integrarsi nell’osso. (Delayed versus immediate loading of implants: survivor analysis and risk factors for dental implant failure, Susarla SM, Chuang SK, Dodson TB, J. Oral Maxillofac Surg, 2008, feb, 66(2):251-5).
Impianti dentali: rigetto o insuccesso?
Molto spesso per indicare il fallimento degli impianti dentali si parla di rigetto. Sarebbe meglio però parlare di insuccesso, perché può essere determinato da una serie di fattori non legati alla capacità del paziente di accogliere gli impianti che infatti, essendo in titanio vengono accettati dal nostro organismo senza problemi, ma piuttosto connessi direttamente al rispetto di alcune condizioni.
Il rigetto è invece legato all’incapacità del paziente di accogliere gli impianti. Oltre al rispetto dei tempi necessari all’osteointegrazione, sono molto importanti la professionalità del chirurgo, l’utilizzo di attrezzature adeguate, il rispetto della condizione sterile. Più si tiene conto di questi elementi, maggiori sono le probabilità di riuscita dell’intervento.
Chi può ricorrere agli impianti dentali?
Praticamente tutti dopo però aver valutato le condizioni generali di salute e la presenza di osso sufficiente per inserirvi l’impianto. E se l’osso non c’è? Non è possibile inserire impianti? In teoria è così, ma c’è una soluzione anche a questo: la rigenerazione ossea, una tecnica che permette la ricostruzione del tessuto osseo tramite l’innesto di tessuto osseo da una banca d’osso o del paziente stesso.
L’odontoiatria moderna ha fatto progressi importanti, ma il rispetto dei tempi fisiologici di guarigione del nostro corpo, le norme igieniche e di professionalità del chirurgo, rimangono indispensabili per evitare il fallimento dell’impianto.