Rimozione impianti dentali

Rimozione impianti dentali

Al giorno d’oggi, l’implantologia è una tecnica affidabile e sicura ma, in alcuni casi può accadere che si renda necessaria la rimozione degli impianti dentali. I motivi possono essere diversi, ma quello più frequente è la presenza di infezione nell’osso intorno all’impianto.  Nell’articolo seguente vediamo cosa bisogna fare se un impianto dentale si muove o fa male.

 

Perché rimuovere gli impianti dentali

L’implantologia dentale è una tecnica che, se eseguita correttamente, può garantire la sicurezza e la stabilità delle protesi dentarie per moltissimi anni. E’ un intervento molto complesso, che richiede esperienza e professionalità da parte del chirurgo che effettua l’intervento e condizioni di igiene e sterilità dell’ambiente in cui si opera.

Se questi accorgimenti non vengono presi, aumenta la probabilità di fallimento degli impianti, anche dopo diversi anni dall’intervento. Se si è formata un’infezione nella zona dell’osso intorno all’impianto (perimplantite) a causa del non rispetto delle condizioni di sterilità durante l’intervento, oppure se c’è stato un errore di posizionamento da parte del chirurgo, è necessaria la rimozione dei vecchi impianti dentali e la loro sostituzione.

 

Come si effettua la rimozione degli impianti dentali

La rimozione degli impianti dentali è un’operazione molto delicata che richiede una consolidata esperienza del chirurgo, perché deve essere effettuata prestando molta attenzione all’osso circostante.

Gli impianti, infatti, si integrano nell’osso, attaccandosi ad esso. Qui però non c’è la presenza di tessuto connettivo come nel caso dei denti naturali, perciò, per togliere gli impianti bisogna intervenire anche sull’osso, il quale deve essere ricostruito subito dopo. Soltanto dopo aver rigenerato una quantità di osso sufficiente ad accogliere nuovi impianti si potrà procedere con un nuovo intervento in maggior sicurezza.

 

Ricostruzione dell’osso

La rigenerazione ossea può essere effettuata tramite innesto di osso bovino privo di componente organica, totalmente biocompatibile. Questo materiale viene posto al di sotto di una membrana naturale (periostio) o sintetica che serve a preservare lo spazio per la crescita ossea. Qui il materiale si imbibisce di sangue e permette la generazione di nuovo osso naturale. Uno dei materiali più sicuri e dal risultato altamente prevedibile è il prodotto svizzero Bio-Oss®.