L’implantologia dentale, al giorno d’oggi, è una soluzione sicura e affidabile per la sostituzione di denti mancanti. Tuttavia si tratta di un intervento chirurgico molto complesso. Infatti, applicare un impianto dentale, significa inserire un elemento esterno all’interno del nostro corpo, il quale deve integrarsi con esso.
Un impianto è una vite in titanio che si integra con l’osso e diventa parte di esso, per questo motivo deve essere costruito con materiale biocompatibile. Il titanio ha queste caratteristiche: è biocompatibile e molto resistente. Una volta inserita la vite, i risultati più sicuri si possono ottenere aspettando un periodo di 3-6 mesi prima di applicare la protesi fissa.
Quali sono i rischi dell’implantologia dentale
Molto spesso si sente parlare di rischi di rigetto, ma è importante precisare che il rigetto in implantologia non esiste, piuttosto si deve parlare di “insuccesso”. Il rigetto infatti è quel processo in cui il corpo è incapace di assimilare un elemento esterno e questo in implantologia non può avvenire, piuttosto l’impianto può fallire per altre cause.
L’insuccesso degli impianti può avvenire a causa di un errore di valutazione da parte del chirurgo; a causa del mancato rispetto dei protocolli internazionali di sterilità; se si utilizzano impianti dentali di bassa qualità. Riducendo al minimo tutte queste possibilità, diminuisce la probabilità di insuccesso.
Chi può sottoporsi all’implantologia dentale
Quasi tutte le persone possono sottoporsi all’implantologia dentale, dopo aver valutato le condizioni generali di salute. Per alcune patologie come il diabete scompensato è sconsigliato ricorrervi. Se invece, il paziente controlla attentamente la propria patologia e la propria igiene orale è possibile valutare la possibilità di ricorrere all’implantologia dentale.
Per altre patologie, ad esempio a carico del sistema cardiovascolare, delle coagulazione o del metabolismo osseo, l’implantologia può essere eseguita solo dopo attenta valutazione medica e in seguito a particolari precauzioni.
Controindicazioni
L’implantologia dentale è un intervento chirurgico a tutti gli effetti; viene eseguito in anestesia locale. Dopo l’intervento il paziente può avvertire alcune controindicazioni come sanguinamento post-operatorio, gonfiore, formicolii alla gengiva dovuti alla vicinanza dei nervi durante le fasi operatorie.